venerdì 30 novembre 2007

Infortunio! che tristezza!

Come ho sempre temuto in questi miei primi due anni di podismo ... il primo infortunio significativo è arrivato: non so se la causa scatenante sia la corsa ma sicuramente ne è inabilitante.
L'avevo quasi "profeticamente" preannunciato in un precedente post: un fastidio ai muscoli del retro-coscia ... Dopo la corsa di mercoledì sera (8km di fondo lento precauzionali) il fastidio è diventato un dolore abbastanza intenso. Di seguito la descrizione se qualcuno di voi lettori lo ha già sperimentato:

- il dolore è presente tendendo la gamba (sinistra) completamente ed è presente prevalentemente nella zona degli ischio-crurali (muscoli posteriori della coscia) e si irradia (ora che il dolore è più intenso) fino alla testa del femore

- non ho nessun dolore lombare e neppure al ginocchio

- non ho alcun male a salire e scendere le scale

- ho molto dolore se provo a scalzare la scarpa destra con il tallone sinistro, forzando di fatto in alto il tallone

- cammino senza dolore ma non in modo naturale e con fastidio

Sto contattando un fisioterapista amico (e podista) per una visita ... vedremo.

Le mie ipotesi un po' incompetenti, causa storia sportiva finora quasi immacolata per quanto riguarda gli infortuni, frutto più che altro della navigazione internet sono in ordine di probabilità e di timore ... :

- sciatalgia
- contrattura agli ischio crurali

Vedremo ... nel frattempo oggi in pausa pranzo giravo in Piazza del Duomo a Milano e vedevo un ragazzo che si rimirava con gioia il suo pacco gara della Maratona di Domenica ... ed il male alla gamba mi aumentava ... per l'invidia di non solo di poter gareggiare ma anche di poter correre!

Inutile dire che sono triste ... anche perchè temo possa trattarsi di qualcosa di lungo ... ma oggi tornando al lavoro mi sono ripromesso che sicuramente farò di tutto per esserci anche io il prossimo anno o nel 2009 nella Maratona della citta dove lavoro e che in fondo amo!

Ora riposo assoluto, visita dal fisioterapista ed eventualmente da un ortopedico e poi vedremo ...

Per ora vi saluto con la corsa e la morte nel cuore ...

mercoledì 28 novembre 2007

L'omeopatia è inutile: solo un placebo, effetti collaterali inattesi . Nuova ricerca di Lancet.

Riporto le parti principali dell’articolo comparso stamattina sul sito del corriere.

“Efficace come un placebo. Finta medicina. O, se preferite, acqua fresca. Stangata di Lancet, la prestigiosa rivista di scienza, sull'omeopatia. Un articolo firmato sull'ultimo numero da Ben Goldacre, autore di un commento affilato anche sul quotidiano britannico Guardian, stronca la più gettonata delle terapie alternative citando cinque ampie revisioni degli studi condotti negli ultimi anni. ….“

Ma mentre in Inghilterra si tagliano i fondi in Italia la situazione è diversa …

“Achille Caputi, presidente della Sif, spiega …: «Per il servizio sanitario è un momento di estreme difficoltà economiche e non vediamo perché bisognerebbe rimborsare cure che non funzionano, come vorrebbe la proposta di legge in discussione al Parlamento». Sono circa 200 i centri ospedalieri e Asl che rimborsano le “altre” terapie (salvo versamento di ticket e prodotti a carico del paziente), grazie all'autonomia di spesa delle Regioni.”

Poi almeno nel finale una speranza …

“La popolarità delle terapie alternative in Italia è per la prima volta in calo secondo l'ultima indagine Istat, 60 mila famiglie intervistate nel 2005. Gli italiani che almeno una volta hanno combattuto raffreddore, influenza e dolori intestinali o reumatici sono 7 milioni e 900 mila, un milione in meno rispetto al '99. Il motivo? Maggiore prudenza dopo gli articoli scientifici non rassicuranti.”

Gli interessi in gioco sono altissimi in termini economici ma quando la finiremo con utilizzare dell’acqua a volte contaminata (vedi effetti collaterali …) per curarci? Quando la finiremo di “giocare” con il numero di Avogadro? Speriamo presto perché la ricerca medico-scientifica e la sanità hanno bisogno di risorse per migliorare il nostro futuro … non certo con l’effetto placebo!

lunedì 26 novembre 2007

Partenza con ... febbre prevista dal cardiofrequenzimetro

Venerdì sera prima uscita dopo la sosta: fondo lento riscaldamento + 11km. Il cardiofrequenzimetro segnala qualcosa di strano: 11/12 battiti sopra la media per il fondo lento (4' 40'' al km con media 168 anzichè i soliti 156/157).

Sabato: esordio di una forma abbastanza violenta di raffreddamento da "untori casalinghi" (topi e non topi della famiglia tutti malati ...) .

Domenica: fedele al principio Albanesi: senza febbre (misurata prima dell'uscita) si esce comunque e provo un altro fondo lento (il principio Albanesi suggerisce proprio questo tipo di corsa in situazioni pre-influenzali) ma dopo riscaldamento + 8 km mi fermo stravolto con media bpm sopra i 170 e punte di 182 ... mi doccio e dopo qualche ora mi misuro la febbre 37,5°: il cardiofrequenzimetro non perdona è stato decisamente predittivo.

Il principio Albanesi ha però funzionato, qualche linea di febbre ancora nella notte, ma poi gradulamente nella giornata di oggi le condizioni generali migliorano e mi riprendo in maniera assolutamente veloce: magie della corsa ... ma qualcuno potrebbe anche pensare che senza la corsa non avrei avuto neppure quelle linee ma con i se e i ma non si è mai fatta la storia!

Unico residuale aspetto negativo è un fastidio nella zona degli ischio-crurali (muscoli posteriori della coscia) che da qualche giorno mi accompagna quando mi accingo a camminare dopo essere stato parecchio tempo seduto e quando forzo uno scalcio ( o il movimento di togliermi la scarpa destra) con il piede sinistro. Sembrebbe qualcosa di simile ad una piccola contrattura ... vedremo se passa o peggiora ..

giovedì 22 novembre 2007

Domani si riparte così ...

Domani ... dopo 7 giorni di astinenza si riparte, tempo atmosferico e salute dei bimbi permettendo (più la seconda della prima variabile è critica visto che non mi sono mai fermato di fronte a pioggia o vento ...) .
Devo dire che mai una sosta sportiva (poi di soli 7 giorni...) mi è pesata così tanto!
Avrei intenzione domani e domenica di fare due fondi lenti tranquilli (10 e 12 km rispettivamente) tanto per cominciare e poi il programma che avrei definito fino ad Aprile dovrebbe essere questo:

1) Fase di costruzione (26/11 - 30/12) : 5 settimane secondo il nuovo programma di Albanesi per la fase di costruzione: versione light 3 uscite a settimana quelle in neretto.

2) Fase di potenziamento (31/12 - 04/02): 5 settimane secondo questa scaletta (3 uscite a settimana).
W1: 10km FM (fondo medio) + 6km collinare + 18 FL (fondo lento)
W2: 11km FM (fondo medio) + 7km collinare + 19 FL (fondo lento)
W3: 12km FM (fondo medio) + 8km collinare + 20 FL (fondo lento)
W4: 13km FM (fondo medio) + 9km collinare + 21 FL (fondo lento)
W5: 14km FM (fondo medio) + 10km collinare + 22 FL(fondo lento)

3) Fase di preparazione specifica (05/02 - 31/03): 8 settimane secondo il programma di Albanesi per l'ottimizzazione della mezza maratona : versione light 3 uscite a settimana quelle in neretto.

Se poi uscisse in qualche settimana un quarto allenamento sarebbe un fondo progressivo per allenare le varie componenti della corsa.
Devo ancora valutare se inserire qualche esercizio per il potenziamento muscolare ma dal momento che ho poca esperienza preferisco non rischiare di infortunarmi anzichè prevenire un infortunio.

Che ne pensate? suggerimenti, idee? Tutte graditissime ...

domenica 18 novembre 2007

Settimana di STOP pensando al 2008 ...

Dopo i test clou di fine Ottobre e inizio Novembre sui 5.000 e soprattutto sui 10.000, a cui ho dedicato, per preparami, la fine dell'estate e più di metà autunno è venuto il momento di fermarsi.

Sì, fare una settimana di riposo assoluto, lasciando che muscoli, tendini e scheletro si rilassino e recuperino da quelle piccole infiammazioni, quei doloretti che non sono bloccanti nel breve ma che possono essere pericolosi nel lungo. Anche perchè tutti i test che ho fatto nelle ultime 3 settimane (quasi 2 a settimana) si sono fatti sentire come peraltro l'attento amico Furio mi aveva predetto in un commento "preveggente".

In fondo dal 02/02/2007 (data di ripresa dopo uno stop dovuto all'influenza di 20 giorni) non mi sono più fermato andando da un minimo di 2 allenamenti a settimana (mai negli ultimi 5 mesi peraltro) ad un massimo di 5 allenementi a settimana (qualche volta ad Agosto) tenendo prevalentemente una media di 3 allenamenti. A molti di voi non sembrerà molto ma avendo iniziato a correre in maniera continuativa ad inzia 2006 (ma 2 volte a settimana in media e con qualche sosta) il salto di quantità e di qualità è stato grande.

Nel 2007 ho finora percorso (riscaldamento a parte) 1213 km, pochi per un podista amatore in pectore, tanti per uno come me che ha (aveva forse sarebbe più corretto ed onesto ...) una visione della corsa quasi esclusivamente in ottica salutistica (in ottica wellrunness tanto per intenderci ...).

Adesso mi ritrovo a fare quasi "violenza su me stesso" per stare fermo una settimana: l'ultimo fondo lento (12 km) venerdì sera ... il prossimo venerdì prossimo. Ma ci vuole ... scrivo e una parte della mia mente vorrebbe uscire e correre ... ma ci vuole una sosta per cominciare con il piede giusto la nuova stagione di corsa.

Nuova stagione che ha come obiettivo principale sicuramente la mezza maratona e in particolare due obiettivi ben precisi su questa distanza:

1) Correrla sotto 1 h 30' . Partendo da un personale di 1 h 32' 32'' potrebbe non essere un'utopia ma nulla è scontato. La calcolatrice di Riegel utilizzando i miei tempi sulle distanze preparate recentemente (5000 e 10000) mi fornisce un tempo obiettivo (come anche le tabelle di Pizzolato) tra 1h 27' 30'' e 1h 28' 00''. Questi ultimi tempi (4' 10'' al km) potrebbero essere veramente obiettivi ambiziosi da raggiungere nella seconda parte dell'anno.

2) Correre almeno 3 mezze maratone per testare il clima e l'adrenalina della gara. Questo secondo obiettivo diventa la condizione necessaria per l'obiettivo del prossimo ciclo: correre una maratona "bene" non tanto cronometricamente parlando (anche quello sarà importante almeno sotto le 3h 30 min) ma dal punto di vista fisico.

Il programma di massima potrebbe essere questo per i prossimi mesi:

Dicembre 2007: fase di costruzione (fondo lento soprattutto)
Gennaio 2008: fase di costruzione (fondo lento con qualche lavoro di qualità)
Febbraio 2008: fase di preparazione specifica per la mezza maratona
Marzo 2008: fase di preparazione specifica per la mezza maratona con una prima mezza maratona test (verso metà mese) da correre senza velleità
Aprile 2008: Stramilano (mezza-maratona) 06/04/2008
Maggio 2008: altra mezza maratona da definire
Giugno 2008: fase di mantenimento e riposo

A Luglio 2008 si farà un bilancio ... se gli obiettivi saranno raggiunti, se il fisico (a livello di infortuni) ha tenuto. Di conseguenza si decideranno gli scenari possibili che potrebbero (infortuni e imprevisti a parte) essere 2:

1) obiettivi raggiunti e si pensa già ad una maratona a fine 2008 e quindi si prova un avvicinamento con preparazione ad hoc utilizzando come test la distanza ibrida (32 km) della Pavia-Milano (05/10/2008) e poi si pensa di disputare la Maratona di Milano (inizio Dicembre 2008) o addirittura la Maratona di Alessandria a fine Ottobre ma a questo punto il test potrebbe diventare la mezza di Monza.

2) obiettivi non raggiunti (per infortuni, impegni o altro ...) e allora rimarrebbero le mezze di autunno per riprovare (Monza, Alessandria, Pavia-Milano versione mezza).

Sto facendo francamente fatica a trovare i programmi delle mezze maratone di tardo inverno e di primavera 2008: qualcuno di voi mi sa indicare un link utile? O mi suggerisce qualche mezza vicina a dove vivo (Voghera (PV)) in quel periodo?

Concludo ricordandomi che comunque l'obiettivo primario del 2008 sarà correre, più che realizzare distanze e tempi, tutta la stagione senza infortuni e godendo dei benefici e delle emozioni che questo meraviglioso sport mi fornisce che si possono trovare a volte più in un lento invernale solitario sotto la luna nelle mie campagne che in un arrivo stremato a NY ...




Risposta di Albanesi sulla SAN

Roberto sollecitato da una mia mail sui quattro risultati diversi mi fornisce una puntuale risposta che riporto sotto e che devo dire mi convince parecchio. La sua risposta è del resto in linea rispetto a quanto scrive sul sito sul metodo empirico (solo con il cronometro per intenderci!) per calcolare la SAN

"a) il metodo di Pizzolato parte dal test dei 7' che misura il VO2max. Se si potesse desumere anche la SAN, vorrebbe dire che le due grandezze sono dipendenti, cosa che non è.
b) Il metodo di Arcelli sovrastima se l'atleta è un mezzofondista veloce (evidentemente tu lo sei). Per correre forte i 2000 e i 3000 non serve molta tenuta alla distanza, tenuta implicita nel concetto di SAN.
c) il test i Cooper è già meglio di quello dei 7', ma anche 12' sono un periodo troppo breve per garantire che l'atleta abbia tenuta."

Quindi a questo punto, visto che come scriverò nel post successivo avrei deciso di chiudere con i test in questa fase, assumo la mia SAN 14,66 km/h cioè circa 4' 05'' a km.

Questa sarà una delle grandezze da cui partire per la prossima fase.

mercoledì 14 novembre 2007

4 modi per calcolare la SAN: 4 risultati diversi ...

Ieri sera come "intermezzo" di un fondo lento ho messo un altro tassello nel calcolo dei miei attuali parametri fondamentali. Ho fatto un test sui 2000 metri che, per coincidenza cronometrica, è valso di fatto anche come test dei 7'.


7'11'' per fare 2000 metri (mio nuovo primato) e 1960 metri percorsi in 7'.


Con questi parametri e con gli altri recenti tempi sulle distanze ho calcolato, test di Conconi a parte, la mia SAN nelle quattro metodologie più "gettonate" in rete e nei "sacri testi". Sotto le riporto con le formule generali, con la mia SAN specifica secondo il metodo.

1) Metodo "Albanesi" . SAN = 35.000 / (tempo in secondi dei 10.000 metri) . Mia SAN = 14,66 km/h.


2) Metodo Pizzolato. Dipende dai metri percorsi nel test dei 7'. Funzione dei metri c'è una trasposizione nella SAN equivalente sulla tabella del suo libro. 1960 metri equivalgono ad una SAN = 15,9 Km/h


3) Metodo Arcelli . SAN = 1000 / (differenza in secondi tra il tempo nei 3000 e quello nei 2000. Mia SAN = 15,38 Km/h


4) Metodo secondo il test dei 12'. Si prende la distanza percorsa in 12' la si moltiplica per 5. La SAN è compresa tra il risultato diviso 1,10 e il risultato diviso 1,15. Secondo questo metodo la mia SAN (ho percorso 3200 metri in 12') è compresa tra 14 e 14,5 km /h.


Sono numeri profondamente diversi ...

Farò prossimamente (o tenterò di fare) il test di Conconi in pista con il cardio ma non è facile ...

Ho chiesto "lumi" ad Albanesi via mail ... spero mi farà sapere e io a mia volta a voi ...

Voi che ne dite di queste differenze?
Conoscete altri metodi di calcolo?
Pubblica post

Attendo vostre ...

martedì 13 novembre 2007

Il meglio in Italiano sulla corsa …

Ho letto molto “di corsa” in questi ultimi due anni, soprattutto in lingua italiana. Devo dire che pur non potendo dare un giudizio completamente esaustivo (alcuni libri non li ho letti completamente ma solo per qualche frazione di ora in libreria) i due sotto sono i migliori libri sulla corsa (intesa a 360° dall’amatore al podista) esistenti attualmente in italiano.




Il libro di Albanesi è forse più completo a livello di meccanismi fisiologici legati alla corsa e alla salute e alimentazione in generale. Il libro di Pizzolato è più tecnico sui principi legati alla corsa e si sente che è scritto da un atleta di primo livello.
Se dovessi suggerire uno dei due ad un principiante non esiterei a consigliare “Correre per vivere meglio” anche perché contiene una serie di programmi e suggerimenti utilissimi per i neofiti per avvicinarsi senza rischiare grossi problemi o traumi alla corsa.
Poi se il neofita diventa amatore allora si leggerà anche Pizzolato …

Due note personali sui due libri:
In “Correre … secondo Pizzolato” c’è qualche errorino di troppo (in parte corretto da un foglietto di errata corrige inserito nel libro) sui numeri delle tabelle dei ritmi ma se lo comprate dal suo sito avete anche la dedica di Orlando.
Albanesi sta invece scrivendo un nuovo libro sulla corsa che dovrebbe essere più corposo e più esaustivo ancora (se ho interpretato bene le indiscrizioni dal sito di Albanesi). Mi incuriosisce un sacco …

Comunque sono già arrivato alla 3° lettura di “Correre per vivere meglio” e alla 2° di “Correre … secondo Orlando Pizzolato”, letture fatte ovviamente in momenti diversi della mia evoluzione “di corsa” in modo da metabolizzare alcuni concetti prima prematuri.
Ma sto leggendo altro … appena finito vi aggiornerò se ne varrà la pena!

giovedì 8 novembre 2007

Test sui 3000 con primato e senza errore ...

Oggi non era giornata "di corsa" ma un imprevista oretta libera serale mi ha fatto bissare la seduta dell'altro giorno con fondo lento + test, stavolta, come previsto in scaletta, sui 3000 metri.

Stasera il riscaldamento è stato più curato (3 km di fondo lento + 8 allunghi 100 metri ritmo 1500 + ancora 1 km ritmo medio) rispetto alla volta scorsa.

E così è uscito il mio primato sui 3000 metri limando il precedente di 10 secondi e fissando il cronometro sui 11' 05'' con una media di 3' 42'' a km ottenuta con questa progressione chilometrica 3' 36'' - 3' 46'' - 3' 43''. Forse le mie partenze (non è la prima volta ...) sono troppo sparate: non ho ancora la sensibilità di impostare correttamente il ritmo stabilito che stasera sarebbe stato di 3' 40'' al km e poi finisco per pagare nella parte centrale del test. Sono comunque soddisfatto del tempo anche se sono convinto di poter limare ancora qualche secondo e abbattere il muro degli 11' ma sarà forse nel prossimo ciclo di lavoro (se ne parlerà nel 2008). Mi sembra che comunque la progressione del ritmo al km nei miei tre personali 3'42'', 3'48'' e 3' 59'' sulle distanze 3000, 5000, 10000 siano abbastanza allineati e corretti: cosa ne pensate?

Ora a stretto giro (nel week o se ci metterò in mezzo una seduta di lento all'inizio della prossima settimana) farò il test sui 2000 metri per poter calcolare la mia soglia anaerobica anche con il metodo Arcelli e poter fare un elenco delle mie soglie secondo i metodi più gettonati (Albanesi, Pizzolato ecc...). Farò un post riassuntivo su questo per condividere anche le vostre esperienze e opinioni: il calcolo della soglia anaerobica è un argomento che mi appassiona!

martedì 6 novembre 2007

Test sui 1000 con errore e indice atletico

Oggi era il giorno previsto del test sui 1000 metri in pista. Onestamente pensavo di abbassare il 3' 28'' di inizio Settembre di qualche secondo (3-5''). Invece mi sono dovuto accontentare di egualgliarlo anche se probabilmente causa "intruso" in pista ho dovuto fare un passaggio dalla seconda alla terza corsia che mi ha rotto un po' il ritmo ai 450 metri. Ma non è questa la causa principale del risultati mediocre ma il cattivo riscaldamento. La mia inesperienza sulle brevi distanze mi ha portato a fare la prova dopo solo 20 minuti di riscaldamento (circa 3, 5 km) con una decina di allunghi di 80-100 metri: troppo poco per una distanza così breve. Sentivo le gambe poco fluide ed effettivamente si sono "sciolte" dopo altri 6-7 minuti. Paradossalmente ho corso meglio il secondo tentativo (3'31'') anche se ormai avevo troppo acido lattico nelle gambe per poter reggere altri 1ooo metri tirati al massimo. Sarà per un altra volta ... è stata comunque un'esperienza da cui ho imparato qualcosa sull'importanza del riscaldamento.

Così calcolando il mio Indice Atletico (secondo il metodo Albanesi definito nel libro "Correre per vivere meglio") e cioè T10000/T1000 ne esce un curioso 11,47 che mi proietta "curiosamente" più sulle lunghe distanze che sulle brevi ... interessante!

Per finire l'idea di unire test più fondo lento finale è buona: ho avuto ottime sensazioni e sono riuscito a correre altri 6 km di fondo lento senza problemi con il cardio più vicino al 75% che all' 80% della FCmax. In pratica ho fatto 4 km riscaldamento + 2X1000 (ritmo gara) + 2 km recupero di corsa lentissima + 6 km fondo lento. Esperienza da ripetere!

lunedì 5 novembre 2007

Nuovi obiettivi ... di breve e di medio periodo

Durante la corsa non mi piace ascoltare musica o altro ma solo il mio corpo e lasciare che la mente pensi e rifletta in libertà. Sono questi i momenti più lucidi ... e non è un caso.

Ieri sera mentre, dopo il test-gara di sabato, facevo un piacevole fondo lento rigenerante (4 ' 55'' al km niente di che ... ma non era il caso di guardare il cronometro) ho tracciato quali possono essere gli obiettivi a breve e a medio della mia corsa. Come ho già detto amo correre per il piacere del gesto ma considero un minimo di stimoli e di obbiettivi fondamentali all'attività.

Per questo ho deciso che nel breve periodo, sfruttando la preparazione specifica sui 10.000 appena conclusa, farò una serie di test su varie distanze che mi forniranno un data-base di grandezze sulla mia corsa utili per il futuro, qualunque siano gli obiettivi di medio-lungo periodo scelga.

Mantenedo il ritmo di 3 uscite settimanali (la quarta ci esce solo saltuariamente ...) volevo pianificare la mia attività come segue:
1) lavoro di qualità (ripetute o simile) con test sulle brevi distanze
2) fondo lento sui 10-13 km per mantenere le qualità aerobiche
3) test-gara sulle medie distanze 3-10km per verificare se i tempi raggiunti possono essere migliorati magari anche di poco.

Questo il programma dei test:

Distanza – min Data
1000 6-nov
1500 27-nov
2000 13-nov
3000 09-nov
5000 16-nov
10000 23-nov
Test dei 7' 20-nov
Test dei 12' o di Cooper 30-nov
Test di Conconi 07-dic

L'unico dubbio che ho su questa programmazione è che sia un po' troppo intensa ...

Per il medio periodo (gen-mar 2008) invece ho in mente almeno una gara (solo come esperienza non per fare tempi specifici) su una distanza attorno ai 10 km e poi l'inizio di preparazione per la mezza-maratona. Ma sto andando forse troppo veloce ... concentriamoci prima sui test che mi diranno qualcosa in più sulla mia corsa!

sabato 3 novembre 2007

Personale e obiettivo raggiunto sui 10.000!!!

Il test per ottenere il mio personale ottimizzato sui 10.000, che è stato l'obiettivo dei miei ultimi 3 mesi di allenamento, 1 di costruzione aerobica e 2 seguendo l'ottimo programma di Albanesi , è stato eseguito oggi pomeriggio sulla mia pista di atletica.

Il risultato è stato ottimo: mi ero prefissato un ambizioso 4'00'' a km e sono riuscito a fare addirittura qualcosa di meglio ... 39'46''. Personale precedente, fatto registrare a inizio Agosto in altre condizioni atmosferiche, abbattutto di 2' 20''.

I tempi al km sono stati abbastanza regolari: 3 56; 3 57; 3 56; 3 57; 4 00; 3 59; 4 01; 4 03; 4 04; 3 53.

Per la cronaca ho fatto (come ad Agosto) registrare la frequenza cardiaca massima nel 10° Km di test sullo strappo dell'ultimo km. Direi ormai che 196 è la mia FCMax consolidata: molto più alta della prevista 183 secondo le formula più conosciuta ed utilizzata (220 - età).

Ovvia la grande soddisfazione per l'obbiettivo raggiunto, un obbiettivo che considero il più importante da quando circa 2 anni fa ho iniziato a correre in maniera "scientifica" e da quando circa 9 mesi fa ho cominciato a farlo non più solo 2 volte a settimana ma 3 con qualche punta estiva di 4 uscite.

Cosa fare adesso ... i prossimi obiettivi ... oggi mi voglio godere questa mia vittoria personale e da domani in un post dedicato fisserò gli obiettivi almeno di breve periodo (2 / 3 mesi), chiedendo magari ai miei più esperti lettori consigli e opinioni ... per ora sto recuperando un po' di carboidrati persi oggi visto che tra test, riscaldamento e defaticamento ho percorso più di 16Km!