giovedì 6 novembre 2008

Cosa ci dicono i numeri del fenomeno maratona in Italia oggi ...

Aspettando i numeri del 2008 ... mi sono divertito a elaborare alcuni dati sugli arrivi, negli ultimi 5 anni dei maratoneti (donne e uomini) italiani. I dati sono quelli pubblicati da Correre nell'inserto di inizio anno su tutti gli arrivi nelle maratone degli italiani. Vi riporto sinteticamente i grafici e alcune considerazioni che si possono evincere da essi. Poi vedremo se il 2008 confermerà questi trend ... su alcuni ho qualche dubbio.

1) Il numero degli arrivati (e di conseguenza dei partecipanti) è ancora in crescita ... direi buona




2) Le maratone diventano sempre più lente: percentualmente c'è un sensibile calo di arrivi fino alle 3h30min. Questo però potrebbe non essere così "allarmente" considerato l'allargamento del movimento ma è anche un sintomo di come a volte la gente arrivi impreparata a correrla


3) Il segnale più allarmante (per i top-runner) è che anche in numero assoluto gli arrivi veloci sono diminuiti : sensibile è quello sotto le 2h 30min (- 30% in 5 anni) ma anche quello tra le 2h 30 min e le 2h 45 min (- 10% in 5 anni).





Se poi devo aggiungere qualche sensazione/previsione personale ... mi immagino una sorta di stagnazione della Maratona per i prossimi anni in favore di corse più brevi e del trail ... ma come sempre potrei sbagliarmi ...

E voi cosa pensate di questi numeri (per molti già conosciuti) e del futuro del movimento maratona?

24 commenti:

Daniele ha detto...

Cmq impressionante la crescita del numero di maratoneti.. in 5 anni il 50% in più!

Anonimo ha detto...

la maratona è impegnativa soprattutto in fase di preparazione: il fatto che sempre più gente voglia viverne il fascino sportivo è davvero un gran risultato

Anonimo ha detto...

La maratona è già da tempo diventato un fenomeno di massa, fino a 15 anni fa (ai tempi di mio papà) le gare erano poche, le persone che le correvano ancora meno e il maratoneta veniva visto come uno da sport estremi. Era veramente un altro mondo, rispetto ad oggi: si sapeva poco riguardo la preparazione, il recupero e le si correva con le scarpe + leggere possibile, nella speranza di limare qualcosa al tempo finale; si parlava spesso di dieta dissociata, che non so se fosse utile, sicuramente era pericolosa ed ora nessuno la nomina +. Adesso molti iniziano a correre con la maratona come obiettivo e questo si traduce nelle cifre che ha mostrato Micio: sempre di + e sempre +lenti, rispecchiando un pò la situazione dell'atletica italiana, d'altronde. Se ci fate caso anche le gare su strada sono meno qualificate di anni fa; in campo internazionale i tempi si sono abbassati, eppure in Italia non c'è (quasi) più gente che faccia i tempi di decenni fa, tipo Cova, Antibo e Mei.

Alvin ha detto...

Mic...la voce della verità...

Anonimo ha detto...

contrariamente alla maggioranza di voi, a me queste statistiche non mettono buon umore. ritengo che il semplice FINIRE una maratona sia una cosa facilissima e che fare un 5000 in 22' sia molto più difficile e faticoso, quindi: all'italiano odierno non gli va di faticare. lo stesso peggioramento delle prestazioni avviene anche nelle altre distanze del fondo e mezzofondo, cosa che non avviene in germania o in spagna. luciano er califfo.

Mathias ha detto...

oh ci son io che tiro su la media.. comunque scherzi a parte, ragioniamo per un attimo per settori stagni. La diminuzione di persone che corrono sotto le 2h30/40, a mio modo di vedere non è in correlazione con l'aumentato numero di persone che la corrono più lentamente o con il diverso spirito con cui la massa approccia questa gara. In Italia si inizia a correre oltre i 30anni, è un dato appurato dalle statistiche. A 30anni suonati, con un lavoro(chi ce l'ha eh..), concependo la corsa come hobby pochi sono quelli che hanno la possibilità di esprimersi ad altissimi livelli ed abbattere certi muri.
Per star sotto quei tempi il primo dato, ancor più importante del patrimonio genetico è ESSERE GIOVANI!
Come dicevo in un mio post se non facciamo scoprire l'atletica leggera ai giovanissimi la tendenza andrà a peggiorare! Non si può infatti pretendere che un popolo di corridori ultra trentenni corra così velocemente e bruci il tempo perduto!
Penso che per aver quei tempi occorre avere qualche anno di forgiatura di mezzofondo (do ragione a luciano, è più difficile correre veloce che a lungo) per farsi il motore!
Poi ognuno la interpreta come vuole, per quanto mi riguarda avevo già ribadito tante volte i motivi per cui amo correre le maratone(fini turistico/sportivi), tanto non sono io il patrimonio sprecato dell'atletica italiana! :-)

Micio1970 ha detto...

@daniele: sì è vero è una crescita rilevante

@bellabigo: purtroppo però temo che sempre più persone la preparino male e fisicamente diventa solo uno stress (rispetto a gare più brevi)

@mic: parole sante ed esperte le tue ...

@er califfo: sono d'accordissimo con te. Personalmente trovo (sportivamente e fisicamente) sbagliato incominciare a correre ponendosi come obiettivo una maratona. Io ci sono arrivato in 3 anni passando 10.000 e mezza e a mio avviso ho già bruciato le tappe.
Poi però capisco anche la componente psicologica della sfida. Meglio sbagliare l'approccio e cominciare dalla maratona che rimanere sedentario tutta la vita ...

Micio1970 ha detto...

@mathias: concordo sull'importanza di far conoscere l'atletica ai giovanisimi per allargare la base. Però sui tempi 2 30- 2 45 più che la gioventù conta a mio avviso la genetica. Sono convinto che qualche minuto (diciamo 10-12 minuti) li puoi conquistare allenandoti e invelocendoti da giovane ma il resto è genetica.
A mio avviso se uno ha come limite "genetico" 2 h 30min ... a 40 anni con 4 allenamenti a settimana fatti bene a 2h 45 min ci arriva ... o no?

Anonimo ha detto...

mathias, non ho ancora le idee chiare sul comportamento atletico dei giovani. probabilmente i problemi sono vari. quando ero ragazzo, 81-83, ragazzi che correvano ce n'erano meno di oggi ma quei pochi erano agguerriti e disposti a seguire una disciplina razionale impartita da chi aveva esperienza, non c'era la moderna presunzione mascherata da indipendenza o relativismo. a quei tempi nessuno tentava la maratona prima dei 30 anni (quando già si lavorava) e prima di almeno 7/8 anni di atletica. poi bisognerebbe spiegare il perchè del peggioramento sulla base del fatto che non si riscontra in altri paesi. altra cosa da spiegare: se analizzate le liste all-time cadetti, vedrete che sono piene di risultati recenti, quindi i ragazzi forti ci sono, perchè si perdono per strada? er califfo.

GIAN CARLO ha detto...

15 anni fa finivano la maratona meno di 10000 persone l'anno e sotto a 3 ore erano sempre circa 2000 come oggi.
Traduco alla mia... chi ha la corsa nel dna corre sempre oggi corrono anche quelli che non gli sarebbe mai venuto in mente fino a ieri

Michele ha detto...

Vorrei porre un dubbio su questi dati statistici, a proposito del numero di persone che finiscono una maratona: hanno controllato uno per uno oppure hanno aggregato i dati solo con gli arrivi ?
Mi spiego se fai 4 maratone in 1 anno non hai 4 nuovi maratoneti ma 4 arrivi , ricordo bene il supplemento alla rivista. Naturalmente sono andato a cercarmi e ho guardato i miei soci e per curiosità a caso alcuni nomi col num. maggiore di partecipazioni , ho trovato un tipo con 13 maratone in 1 anno, spero di essere stato chiaro. NOn è detto che che il numero sia aumentato in modo così esponenziale.
IL MAGO DEL DUBBIO :)

Micio1970 ha detto...

@michele: si parla sicuramente di arrivi ... quindi sicuramente chi fa più maratone (ma poteva farne più d'una anche nel 2003 ...) ha "drogato" la crescita dei numeri ma di fatto il peggioramento della qualità del tempo è poco inficiata da questo fatto.

Anonimo ha detto...

giancà, forse perchè sono più o meno gli stessi di oggi. una volta andata in pensione la generazione dei 40-50enni voglio vedere! er califfo.

Daniele Uboldi ha detto...

Interessante Post, secondo me la gente preferisce apparire, nel senso che vuole esserci a tutti costi all'evento, che è poi la gara, ma a prepararsi e faticare per mesi in strade deserte o trafficate solo da macchine, non se ne parla proprio!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Quando c'erano i grandi campioni di un tempo in Italia erano tutti specialisti della pista e i Nazionali che si buttavano nella maratona erano visti come gli "sfigati" che dovevano fare tantissimi Km per indossare una maglia della nazionale dato che non avevano chances in pista...
Adesso pare che sia l'esatto contrario...
Io esordii a 22 anni in maratona e a 23 avevo già corso in 2h20'30". Evidentemente c'ero sempre portato.
Ma riconosco che se non lavori duramente in pista per migliorare le distanze più brevi (e conseguentemente migliorare lo stile di corsa in meglio) hai poche possibilità di abbassare il tuo personale in maratona.
E' quello che sto cercando di fare ed è quello che dovrebbero fare i giovani di 20 anni: pensare alla pista e basta!

Anonimo ha detto...

sante parole, filippo! luciano er califfo.

Giulyrun ha detto...

Ti mando un mail con una mia statistica del 2008, naturalmente è aggiornata a Venezia 2008 ed è mia intenzione fare le mie considerazione e di pubblicare i risultati dopo la Maratona di Firenze o dopo la Maratona di Reggio Emilia. Vedrai che anche quest'anno la percentuale maggiore di arrivi è tra 3:30 e 4:00. Fai del file di exl l'uso che ritieni più opportuno.

Lucky73 ha detto...

La maratona negli ultimi anni ha davvero creato un interesse impressionante. Basta leggere anche l'articolo sul corriere della sera il giorno prima di NY! Anche la Santanchè l'ha fatta!! Forse però ora ha raggiunto il picco e ci sarò un ritorno "alla grande" delle gare più veloci.

Lucky73 ha detto...

Ah! Non avevo letto il commento del mio omonimo che mi trova PERFETTAMENTE D'ACCORDO ..e giovedì attacco al muro dei 20 minutiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Micio1970 ha detto...

@lucky73: come è andato l'attacco al muro dei 20'?

@giuly: grazie mille del file: mi sembra che confermi le sensazioni del mio post:

- crescita bassa -
- spostamento su tempi alti
- tempi sotto le 2 30 in diminuzione ulteriore

@michele: confermo che il numero è quello dei maratoneti con almeno una maratona conclusa: gli arrivi sono molti di più

albertozan ha detto...

Effettivamente vedo anch'io una crescita delle gare più brevi...ad esempio le mezze (forse la distanza giusta..ovvero non troppo breve e che permetta di essere recuperata abbastanza velocemente..)stanno nascendo come funghi...Per quanto riguarda i trail sta diventando un vero e proprio fenomeno, tra l'altro elemento trascinante delle ultra..come è stato confermato anche da "Correre" ...

Daniele ha detto...

Ha scritto Giancarlo "chi ha la corsa nel dna corre sempre oggi corrono anche quelli che non gli sarebbe mai venuto in mente fino a ieri".

Secondo me perfetto. Io ne sono un esempio. Se qualcuno anche solo 2 anni fa mi avesse detto che avrei corso una maratona e avrei preso a correre due/tre volte la settimnana l'avrei preso per pazzo...

Quindi, per me, ben venga la maratona corsa anche solo per finire se ciò porta la gente ad avvicinarsi alla corsa ed a fare movimento...

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

imparato molto