Giovedì: 15' Riscaldamento (circa a 4'50'' a km) + 2 allunghi di 100 metri (20m accelerazione + 60 metri mantenimeto + 20 metri decelerazione) + 1 allungo 100 metri (20m corsa calciata rapida + 60 metri allungo + 20 metri decelerazione) + 1 allungo 100 metri (20m corsa skip (ginocchia alte). KEYRUN1: 3 X 1600 (6' 01'' con riposo di 400 m di corsa tra una serie e l'altra) . Defaticamento 10' + stretching 10' . Il keyrun1 reale del metodo First era un 10X400 con recupero di 400 m di corsa. Io ho invertito con quello modificato della settimana prima per dare un po' di carico sulle ripetute lunghe.
Venerdì: Cross-training: Nuoto (XT1 mode 5) come da post. 54 vasche da 25 mt per 1,35 km.
Domenica: KEYRUN3: 22,5 km a 4'29'' contro 24km a 4'33''. Ho alleggerito di 1,5 km perchè alla fine ero molto stanco dato anche il profilo non pianeggiante del tracciato. Era il lungo più lungo del metodo FIRST per la preparazione della mezza. Confortante il passaggio alla mezza in 1h 34min 31 sec ... più veloce del mio obiettivo stagionale.
Meditazioni: Certo la stanchezza muscolare al 22km mi hanno fatto capire che preparare e correra la maratona sono una cosa differente e anche la mia "crisi" al 20° km della mezza di Piacenza è molto istruttiva per valutare i prossimi obiettivi dopo il 6 Aprile ...
1 commento:
La Maratona è una gara che ti fa toccare il tuo limite assoluto, comunque fidati che quando l'avrai corsa il primo pensiero sarà "ma come ho fatto a fare tutti quei km di corsa", non pensarci ora alla crisi, un lungo la settimana dopo una gara è tosto, come dice un mio compagno ultramaratoneta ex nazionale delle 100km "per recuperare bene una mezza corsa al limite ci vogliono più di due settimane", e io ti assicuro che posso dargli ragione.
Io nel mio piccolo ho fatto sei Maratone, e ho imparato a valutare i lunghi in tempo trascorso e non in km corsi, abituati pian piano a stare sulle gambe fino al tempo che in teoria finirai la gara.
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