Si comincia alle 6:30 con la sveglia e con la confermata colazione stile "Mezza di Piacenza" a base carboidrati (circa 400 kcal) abbastanza idradante (2 arance, 1 kiwi, 1 barretta ai cereali, 2 biscotti, circa 200 ml di acqua).
Il viaggio è "elettrizzato" dalla presenza di mio figlio maggiore che insieme a mia moglie parteciperà alla Stramilanina. Una veloce capatina a Duomo per accompagnarli alla partenza e il tempo per un'occhiata alla spettacolare partenza della Stramilano dei 50.000 che mi emoziona: sono le 9:30 vorrei già essere in partenza ...
Dopo aver depositato il cambio, la graditissima sorpresa di incontrare Furio: è bello incontrare dopo tanti scambi virtuali l'essere umano reale ... in fondo non siamo ancora solo bit!
Il piacere di fare riscaldamento con Furio (20 minuti di corsa lenta con 6 accelerazioni) stempera la tensione della gara. Il tempo di andare alla partenza e con precisione "milanese" il cannone segna lo start.
I primi metri sono lenti: la bagarre è tanta. Riesco a seguire Furio, che avrà un altro passo, ma che "utilizzo" come apripista (qualche secondo lo devo anche a lui). Dopo i primi 800 metri riusciamo a farci largo e la corsa diventa "gestibile". Al 1° km verifico il tempo (3'53'') e saluto Furio rallentando leggermente perchè il tempo non è alla mia portata.
I primi km come a Piacenza sono di adrenalina pura ... in aggiunta a Milano l'inversione tra il 2° e il 3° km in Corso Sempione consente di vedere la testa della corsa e questo mi fa impazzire!. Pur cercando di non forzare mi trovo all'indicazione del 5° km con il tempo uguale alla mezza di Piacenza 19'43'': troppo veloce ... ma lo scoprirò un'altra volta troppo tardi. Tra il 5° e il 10° km non mollo l'andatura di 4'00'' circa a km anche sostenuto dal transito nella zona di Corso Buenos Aires, una delle parti di Milano che conosco meglio. Al 10° km transito in 39'46'' con un parziale di 20' 03'' nei km dal 5 al 10. Purtroppo al passaggio al 10° vedo inaspettatamente Furio fermo: lo saluto e il suo "Vai Micio!" mi fornisce ulteriore carica. Al passaggio a metà gara (41' 58'') mi illudo di poter chiudere a 4'00'' a km la mezza. A partire dal 12° km la fatica incomincia a farsi sentire anche se riesco a stare sempre sotto i 4'06'' con il 14° km in 4'01''. Passo al 15° km in 1'00'03'', ho tenuto per un'ora la velocità di 15km/h ... un sogno 2 anni fa quando iniziai a correre in maniera "scientifica" e continuativa. Ma quì inizia la vera "sofferenza" complici la leggera salita (un cavalcavia "mortale" in zona Piazza Napoli e qualche metro di ascesa fino al 18°), uno sciagurato rifornimento al 15° con un bicchierino di Gatorate (mai più ... il bicchiere al volo!) che mi schizza liquidi dappertutto ... all'interno delle lenti a contato e nei polmoni ... ma non nello stomaco, e il ritmo troppo alto tenuto nei primi 15 km ... il 18° in 4'11'' segna già un piccolo crollo ma è il 20° in cui vedo "tutti i santi del paradiso" e strappo un 4' 30'' vergognoso. La lettura del cronometro mi fornisce una scossa: non posso entrare all'Arena con quel passo ... e così chiudo stringendo tutto l'arco dentale ... in 3'59'' il 21° e in 23'' gli ultimi 100 metri riuscendo tenere la media finale di 4'03''. La "ciucca" del finale è testimoniata dal fatto che non vedo neppure i miei stramilanini che fanno il tifo nella curva di immissione all'Arena ...
Sotto riporto il file di confronto dei parziali di Piacenza e Milano e di seguito alcune considerazioni tecniche su cui dovrò riflettere per migliorarmi
Il viaggio è "elettrizzato" dalla presenza di mio figlio maggiore che insieme a mia moglie parteciperà alla Stramilanina. Una veloce capatina a Duomo per accompagnarli alla partenza e il tempo per un'occhiata alla spettacolare partenza della Stramilano dei 50.000 che mi emoziona: sono le 9:30 vorrei già essere in partenza ...
Dopo aver depositato il cambio, la graditissima sorpresa di incontrare Furio: è bello incontrare dopo tanti scambi virtuali l'essere umano reale ... in fondo non siamo ancora solo bit!
Il piacere di fare riscaldamento con Furio (20 minuti di corsa lenta con 6 accelerazioni) stempera la tensione della gara. Il tempo di andare alla partenza e con precisione "milanese" il cannone segna lo start.
I primi metri sono lenti: la bagarre è tanta. Riesco a seguire Furio, che avrà un altro passo, ma che "utilizzo" come apripista (qualche secondo lo devo anche a lui). Dopo i primi 800 metri riusciamo a farci largo e la corsa diventa "gestibile". Al 1° km verifico il tempo (3'53'') e saluto Furio rallentando leggermente perchè il tempo non è alla mia portata.
I primi km come a Piacenza sono di adrenalina pura ... in aggiunta a Milano l'inversione tra il 2° e il 3° km in Corso Sempione consente di vedere la testa della corsa e questo mi fa impazzire!. Pur cercando di non forzare mi trovo all'indicazione del 5° km con il tempo uguale alla mezza di Piacenza 19'43'': troppo veloce ... ma lo scoprirò un'altra volta troppo tardi. Tra il 5° e il 10° km non mollo l'andatura di 4'00'' circa a km anche sostenuto dal transito nella zona di Corso Buenos Aires, una delle parti di Milano che conosco meglio. Al 10° km transito in 39'46'' con un parziale di 20' 03'' nei km dal 5 al 10. Purtroppo al passaggio al 10° vedo inaspettatamente Furio fermo: lo saluto e il suo "Vai Micio!" mi fornisce ulteriore carica. Al passaggio a metà gara (41' 58'') mi illudo di poter chiudere a 4'00'' a km la mezza. A partire dal 12° km la fatica incomincia a farsi sentire anche se riesco a stare sempre sotto i 4'06'' con il 14° km in 4'01''. Passo al 15° km in 1'00'03'', ho tenuto per un'ora la velocità di 15km/h ... un sogno 2 anni fa quando iniziai a correre in maniera "scientifica" e continuativa. Ma quì inizia la vera "sofferenza" complici la leggera salita (un cavalcavia "mortale" in zona Piazza Napoli e qualche metro di ascesa fino al 18°), uno sciagurato rifornimento al 15° con un bicchierino di Gatorate (mai più ... il bicchiere al volo!) che mi schizza liquidi dappertutto ... all'interno delle lenti a contato e nei polmoni ... ma non nello stomaco, e il ritmo troppo alto tenuto nei primi 15 km ... il 18° in 4'11'' segna già un piccolo crollo ma è il 20° in cui vedo "tutti i santi del paradiso" e strappo un 4' 30'' vergognoso. La lettura del cronometro mi fornisce una scossa: non posso entrare all'Arena con quel passo ... e così chiudo stringendo tutto l'arco dentale ... in 3'59'' il 21° e in 23'' gli ultimi 100 metri riuscendo tenere la media finale di 4'03''. La "ciucca" del finale è testimoniata dal fatto che non vedo neppure i miei stramilanini che fanno il tifo nella curva di immissione all'Arena ...
Sotto riporto il file di confronto dei parziali di Piacenza e Milano e di seguito alcune considerazioni tecniche su cui dovrò riflettere per migliorarmi
Considerazioni tecniche:
- Bere pochi minuti prima della gara (magari qualcosa di zuccherato come suggerisce Noakes ...) sarebbe stato meglio per evitare almeno il ristoro al 5° km e soprattutto per togliersi il dubbio che il calo nel finale sia dovuto anche ad una leggera disidratazione.
- Imparare a bere a 4'00'' è importante per il futuro ... bere a 4'30'' è diverso che bere a 4'00'' e mai più il pasticcio del 15° km con rifornimento con il bicchierino. Da valutare la borracetta da 250 ml ... nella cartuccera che peraltro già uso.
- Partire troppo forte non paga mai ... probabilmente se fossi partito a 4'02'' avrei finito in crescendo. La prossima volta realizzare un negative split o comunque due metà garà uguali sarà un obiettivo ma tenere a bada la mia irruenza e il timore di perdere tempo che non si recupera più ... sarà duro da sradicare dalla mia testa. Resto convinto che se fossi passato in 42'30'' a metà garà avrei abbattutto anche il muro di 1 h 25 min ... anche se il post di Pizzolato sulla gara e il fatto che comunque nonostante il rallentamento ho migliorato (di poco ...) la mia posizione nella classifica finale rispetto alla classifica al 10° km può far pensare che il fattore umidità abbia avuto il suo peso.
- Il calo negli ultimi 5/6 km di gara (sia a Piacenza che a Milano) può essere anche dovuto al numero di km comunque non alto (media 40 km/settimana) nelle mie 3 uscite di corsa e al fatto che l'integrazione cross-training (come suggerito dal metodo First) è stata blanda e non ha superato le 4/5 attività nelle 13 settimane di preparazione.
Nonostante queste considerazioni tecniche e gli errori che ho evidenziato l'esperienza è stata molto positiva e il tempo ottenuto è ben al di la di quello che mi ero posto come obiettivo stagionale e anche prima della gara.
Ora mi leccherò le ferite (più profonde rispetto a Piacenza) per qualche giorno e poi riprenderò a correre dandomi 15/20 gg per pensare ai prossimi obiettivi su cui sono veramente indeciso ...
18 commenti:
Ottima disamina. Vedo che anche tu sei incappato nel bicchierino killer..io puntualmente m'ingozzo..ci vorrebbe un post di uno esperto che insegna come si beve dai bicchierini!!
io non sono esperto.. mi hanno solo insegnato che si prendono infilandoci due dita dentro indice e medio e una , pollice,fuori..
:-)) cmq torno a dire :"GRANDE MICIO" !!
pimpe
Io sinceramente cerco sempre bottigliette e se non ci sono, a meno che non possa proprio farne a meno mi fermo camminando veloce e bevo con calma appunto dal bicchirino, correndo rischio di "strafogarmi".
Prossimo obbiettivo...? Certamente la Maratona a fine anno, e io ti consiglio Firenze , merita fidati, non vorrai aspettare ancora , guarda che la distanza dal 2010 sarà di 50 km, quindi quest'anno la porti a termine, l'anno prossimo punti al personale...semplice no! :-)
@mathias e pimpe: mai più bicchierini ... lo giuro ...
@cristian: la maratona mi tenta ...e quella di Firenze ancora di più ... con obiettivo finirla ... ovviamente: ma non mi dici anche il tempo ?
Bravo Micio! Anche io nelle mezze ho difficoltà a bere dai bicchieri, prediligo di gran lunga le bottigliette; per non rovesciarmi tutto addosso stringo l'imboccatura del bicchiere in modo da creare un beccuccio e beve girandomi in modo da non sbrodolarmi (più che altro d'inverno, d'estate anche se mi bagno non mi importa). Un paio di considerazioni: come hai già detto tu 40 km settimanali sono pochini per correre una mezza che comunque ieri hai disputato bene, però con tre uscite effetivamente non è che puoi fare di più. Per quanto riguarda il ritmo gara io ho provato sulla mia pelle (anzi sulle mie gambe...!) che partire un pelo più tranquilli è meglio. Nelle gare lunghe è più facile ottenere buoni risultati con una corsa in leggera progressione o costante, se entri in crisi e ti manca ancora qualche chilometro lasci sulla strada molti più secondi di quelli che avresti perso con una partenza più accorta. Questa comunque sono solo miei considerazioni personali... Ciao!
Effettivamente la bottiglietta è meglio di tutto, anch'io con il bicchiere faccio sempre disastri...lezione imparata no?..e se riesci a partire più controllato...il muro lo abbatti...
Ora sarebbe presto per una previsione, ma se dovessi aumentare almeno un allenamento a settimana e con i tempi attuali nella mezza direi un 3:10'43''...
Ma rimando la previsione al 24/11/2008... cinque giorni prima della gara gigliata, dai Micio non aver paura, hai sei mesi abbondanti davanti e sei già a metà dell'opera!:-)
Bravo micio, migliorarsi è sempre molto bello, poi la tua disamina mi fa capire che sai già come migliorarti e non vedi l'ora.
Per il bere io quando ho solo i bicchieri, faccio 5-6 passi di passo, trangugio e poi riinizio a correre. A conti fatti perdi 10 metri, non di piu ma almeno ti tieni idratato e non vai in affanno fra acqua di traverso e semi-doccia
Venezia sotto le 3h10'
Mi meraviglio di come "il bere" in una mezza ti abbia creato problemi. Domenica come qui da noi non penso che ci sia stato molto caldo. Io domenica ha bevuto solo un sorso veloce al 16 km e nient'altro. Le tue velocità sono più sostenute ma però ci impiegi meno tempo e quindi mi sembra strano che tua abbia avuto così bisogno di bere. Ognuno è diverso però ho sempre pensato che i ristori nella mezza sono fin troppi ogni 5 km.Mah
Complimenti, Stefano. Come hai detto tu stesso, partire forte non aiuta (a meno di considerazioni tattiche per i professionisti).
Il fatto di correre in gara col GPS mi sta fornendo un aiuto tangibile (specie nelle gare dove i km non sono segnati).
Ancora complimenti per il tuo risultato!!!
questo credo sia tu
http://www.podisti.it/foto/102007/displayimage.php?album=565&pos=277
ciao
io non mi sono ancora trovato...
nella mezza la crisi negli ultimi 5-6 km (o almeno un rallentamento) equivale al muro della maratona e per chi non è esperto è più difficile ancora da gestire.
riguardo al bere al volo dai bicchieri non è un problema che ho mai avuto, naturalmente è più facile in bottiglia ma altrimenti io cerco di beccarne sempre almeno due per ristoro.
ti aspettiamo in maratona.
@Tom: grazie del link: sono proprio io! ma tu hai un blog?
@cristian: troppo buono ... questa volta mi sa che non ci azzecchi 3:10 implica una preparazione che nel 2008 non riesco a fare!
@Albert: grazie della stima ... Venezia magari ... sotto le 3:10 ... impensabile!
Si! www.justabit.net... lo aggiorno di tanto in tanto... :) ciao!
@Tom: ti seguirò! e per ora ti ho linkato molto volentieri!
Anche se tardi ancora complimenti Micio!
Sia per la gara che per le tue considerazioni a fine gara, importanti quanto la gara stessa!
Ci vediamo a Firenze allora? ;)
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