lunedì 8 settembre 2008

Un week-end folle ... tutto in una formula?


Quando:

1) Il Garmin 305 non si accende improvvisamente dopo che è stato tutta la notte sotto carica e l'ultima scritta che hai letto 5 minuti prima segnalava la carica completata.

2) Programmi di svegliarti alle 6.00 per simulare la "colazione" del giorno della gara ... e ti fai svegliare alle 8.00 da topo minore che si dirige festante in sala per giocare mentre l'altra metà della famiglia è ancora nel mondo dei sogni ...

3) Quando programmi di partire alle 9,30 e invece alle 10,30 stai ancora mettendo le pile al vecchio garmin 101 che almeno ti fornirà la distanza ...

ma soprattutto ...

4) Quando guardi il termometro (all'ombra) sul balcone e segna 29° con umidità del 62% (cioè temeperatura percepita tra i 34° e i 35°) ...

anche un "cicappino" come me dovrebbe rilevare che gli "auspici" non sono quelli giusti ed affrontare un lungo di 28 km a RG + 5 (4'30'') con 400ml di acqua è una "tragedia annunciata" ...


E così è stato ... tutto bene fino al 14° km ... poi complice la fine dell'acqua al 15° e il secondo gel al 18° (che ha accentuato la disidratazione ...) sono riuscito ad arrivare in 1h30min al 20° km (in tabella perfetta) ma in poche centinaia di metri ... si è spenta la luce: mi sono fermato alla fine del 21° percorso in 6'00''. L'unico momento di lucidità della giornata è stata proprio lo stop e il proseguimento camminando per ancora 2 km prima che arrivasse la mia dolce metà a recuperami in macchina con le taniche di acqua a cui mi sono subito attaccato.
La rabbia era tanta ... è la prima volta che mi succede (da quando corro) di dover sospendere un allenamento a parte quello troncato quasi un anno fa per un affaticamento agli ischio-crurali.

Per fortuna ... l'analisi ... una volta a casa è stata abbastanza agevole direi tutta in questa formula "Albanesi" (con influenza di Noakes) che fornisce la quantità in litri (A) di acqua per ora di corsa funzione della temperatura percepita (T)



A=0,2*(T/12)2 (dove il due sta per al quadrato)



E' vero che il fattore 0,2 è una media con una certa varianza soggettiva ma in un'ora e mezza con una temperatura percepita di 35-36° avrei dovuto bere circa 2,5 litri di acqua o comunque ipotizzando pure un fattore leggermente più basso di 0,2 qualcosa di molto di più 0,4 litri di acqua.

Nel post-debacle ... ho capito ( e quì si vede la differenza fra teoria e pratica ...) che correre la mattina presto è ben diverso che correre con temperature e umidità elevate e sono tornati in mente tutti i post (per esempio di Furio ...) di voi amici bloggers sulle strategie per idratarsi duranti i lunghi ...

Ma dal momento che l'uomo (gli ultimi migliaia di anni ne sono una testimonianza ...) si è distinto dal resto degli animali per le proprie capacità adattive e di imparare dagli insuccessi ... dopo un adeguata idratazione (con anche un po' di Polase ...), una notte di riposo, la constatazione della piena integrità fisica (muscolarmente ero molto fresco nonostante i 21 km), una discreta dose di follia, una discreta dose di incazzatura per quello che era successo il giorno prima ... ieri pomeriggio (verso le 17.00) ci ho riprovato.



Le condizioni erano diverse ... 29° sì ... ma 30% di umidità e soprattutto un forte vento che abbassava sensibilmente la temperatura percepita. Non più anello da 28 km ma 4 volte un anello da 7 km con rifornimento di 600ml di acqua al 14° oltre i soliti 400 ml in cartucerra. Di fatto la temperatura percepita (secondo l'ultima fatica di Albanesi ) era attorno ai 22-23° perchè il vento forte (e vi assicuro che ieri lo era) abbassa fino a 6-7° la temperatura percepita e la bassa umidità faceva il resto.


In effetti il risultato è stato ben diverso ... 28km fatti in 2h04min 13 sec a poco più di 4'26'' con vento forte anche se la struttura del percorso ad anello lo compensava leggermente ma non completamente.

Alla fine ero stanco ... e non sono riuscito a fare un finale alla Tergat ma considerato che era il 50° in meno di 36 ore ieri sera ero e sono abbastanza soddisfatto.



Certo dovrò rivedere (farò post in proposito) alcune mie strategie sull'idratazione e l'integrazione glicidica per il 19 Ottobre ma mancano ancora 5 settimane e due lunghissimi (32km e 36 km) ancora per pensarci ...



PS: oggi il Garmin 305 (acquistato 5 mesi fa) dopo 2 giorni in cui era assolutamente morto e non sensibile a qualunque tipo di accensione... proprio mentre stavo portandolo al negozio è risorto segnalandomi batterie scariche ... e lasciandomi nel dubbio su che fare! Avete avuto esperienze simili?



12 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Sei un grande. C'è qualcosa nel tuo post che strizza l'occhio al mio. Tu sei lo scienziato del gruppo, io ti parlo per esperienza... hai fatto un lavoro mostruoso, testimonianza che vali ampliamente il tempo previsto. Solo che c'è il rischio che hai raschiato un po' troppo il barile, quindi adesso chiama Albanesi, Baldini, Tergat & il professor Rosa, Lenzi, Arcelli, Rondelli, Massini, Pizzolato etc etc, ma devi riposare un po' di più di ciò che hai in programma nei prossimi 14 giorni

Micio1970 ha detto...

Più che "strizzare l'occhio" mi sembra che tu sia molto più saggio e più esperto del sottoscritto ... del resto adoro la teoria ma riconosco che l'esperienza sia qualcosa di insuperabile! Del resto la teoria servirebbe a rendere meno dura l'esperienza!

Grazie per lo "scienziato" ma più umilmente direi il lettore degli scienziati (Noakes, Pizzolato, Albanesi ecc.)

Quanto a riposare un po' ... sicuramente sperando di non aver raschiato già troppo il fondo del barile.

In effetti adesso l'obiettivo sarà di rimanere il più freschi possibili per fare i due lunghi prima della maratona limitando in intensità e quantità di km le altre uscite pur mantenendomi sulle 4 a settimana ... credo che sia megli non ridurre la frequenza che ne pensi?

Anonimo ha detto...

secondo me, oltre temperatura e umidità, c'è un altro fattore: l'insolazione. io corro sempre a 28° e umidità 98%(6 di mattina, in brasile) e mi trovo benissimo. dipende dall'abitudine, certo, ma secondo me l'umidità ha un ruolo minore di quanto si creda: un'aria molto secca ti disidrata più dell'aria umida, è una questione di "vasi comunicanti". il secondo lungo potrebbe essere andato meglio non tanto per l'aria secca, quanto per il vento, il sole basso e la temperatura in progressiva discesa (al contrario della mattina).

Micio1970 ha detto...

@anonimo: nel primo lungo non credo fosse un problema di temperatura e umidità di per sé quanto di disidratazione. Se avessi bevuto di più non credo che avrei avuto problemi a fare gli ultimo 8 km ... ma tutto è opinabile ...

Lucky73 ha detto...

Io ho il problema contrario. Se bevo il più delle volte sto male e quindi quest'anno ho fatto 6 mezze maratone senza toccare nulla ai rifornimenti....ieri alla 5 laghi non ho bevuto nulla (24Km), come pure alla Sgamelaa (26km) o forse no alla sgamelaa un pochettino di the (infatti poi son stato male).
Quando non bevo sto bene....o almeno credo di stare bene...è normale?
Ciao
Lucky_73

Micio1970 ha detto...

@lucky73: anche io nelle mezze bevo pochissimo. Ho fatto tanti allenamenti tirati sui 21 km (tra gli 1h 27 e 1 h e 33) senza bere nulla ma con condizioni climatiche non dure come quelle di sabato. Anche Sabato se avessi dovuto chiudere i 21km li avrei chiusi senza eccessivi problemi. Il problema di idratazione si ha mediamente sopra l'ora e mezza di corsa e sudorazione elevata ... almeno così sembra emergere dall'esperienza personale e dalle letture di alcuni "sacri testi"

Pimpe ha detto...

leggendo le tue considerazioni sul tasso di umidita' e temperatura mi e' tornata in mente la mezza di NY .. alla partenza ,ore 7, di mattina in central park c'erano 21 gradi e il 90 % di umidita' (fonte NYRR), mi son sentito molto meglio quando sono uscito sull'asfalto dopo circa 50 minuti ..
sul bere durante una gara c'e' un gran bel articolo di Pizzolato ,se lo trovo lo posto.. io ritengo che quando fa caldo sia fondamentale l'assunzione di liquidi (acqua,integratori) specialmente sulle lunghe distanze..
anch'io ho difficolta a bere in corsa, molta gente si ferma proprio , perde 2 secondi ma deglutisce senza problemi...

Furio ha detto...

@Micio
Sei stato un grande, quella voglia e determinazione a riprovarci non è da tutti.
Anche io nelle mezze bevucchio ma non molto, proprio per questo mi sto imponendo i rifornimenti ogni 5 km; imparare a bene correndo senza ingolfarsi e perdere tempo, penso che sia una cosa importante.

Riguardo all'orario ed alle temperature...tutta esperienza ;-)

Alvin ha detto...

@Micio, io rimango sempre a bocca aperta leggendo i tuoi post... per me sei Furio 2 la vendetta!!! Quanto al bere, ai ristori in gara bevo sempre...se ti vien sete mentre corri nel 90% dei casi è già troppo tardi!

Luigi Mengato ha detto...

Se c'è una cosa che mi irrita è quando la tecnologia ti abbandona così, come se nulla fosse.
Beh in cambio io ieri ho corso i miei primi5 km dopo 7 mesi di stop forzato ed un ciclo di laserterapia per "infiammazione della cartillagine da ipercondrite del corpo adiposo di Hoffa".
Purtroppo non mi sembra che il mio ginocchio ne voglia sapere di riprendere.

Micio1970 ha detto...

@luigi: ti capisco! ma con la pazienza e l'alternativa "rafting" il tempo passa più veloce ...

@furio: gli errori in effetti sono il prezzo che si paga per acquisire esperienza ... e io ho pagato ...

@alvin: parole sante che dovrò tenere ben in mente: prevenire è meglio di curare. Quando sei arso dalla sete ... i buoi sono già scappati!

@pimpe: dovrò allenarmi anche a bere ...

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie